Registrazione del marchio nel settore del vino: enoturismo

Registrazione del marchio nel settore del vino nell’era dell’enoturismo

Nel settore vitivinicolo, il marchio non è soltanto un segno distintivo: rappresenta storia, identità, reputazione e valore percepito. Per questo, la registrazione del marchio è un passaggio imprescindibile per qualsiasi cantina che voglia tutelare i propri investimenti e proteggere la propria presenza nel mercato nazionale e internazionale.

Oggi, con la crescita dell’enoturismo, la tutela del brand non può più limitarsi alla sola vendita del vino: occorre proteggere anche tutti i servizi collegati all’ospitalità, alle degustazioni e alla formazione.

 

Enoturismo: una leva strategica per la crescita delle cantine

Negli ultimi anni, l’enoturismo è diventato una componente strategica del business del vino. Le cantine non sono più solo luoghi di produzione, ma vere e proprie destinazioni di esperienze, con visite guidate, degustazioni, eventi ed accoglienza. Questo cambiamento richiede non solo competenze organizzative, ma anche una tutela legale adeguata del marchio.

 

I dati che dimostrano la crescita dell’enoturismo

  • Secondo il “Rapporto sui modelli di governance delle cantine italiane”, curato da Roberta Garibaldi con SRM – Intesa Sanpaolo presentata a FINE Italy 2025 di Riva del Garda, metà del campione di 200 cantine intervistate ha tra 5 e 9 addetti dedicati all’accoglienza, e nel 17% dei casi le figure dedicate superano le 10 persone.
    Nel 18% delle aziende vinicole, l’incoming turistico (visite, pernottamenti, degustazioni) genera oltre il 60% dei profitti.
    Il prezzo medio dell’esperienza in cantina è in aumento: nel 51% dei casi varia tra 36 e 50 €, mentre nel 23% supera i 50 €.
  • Nel 2024, il turismo del vino ha registrato un +24% nel fatturato legato all’ospitalità (Indagine “Turismo del vino: tra nuove sfide e opportunità” del Movimento Turismo del Vino e dell’Università LUMSA)
  • L’Osservatorio nazionale del Turismo del Vino 2024 (Nomisma Wine Monitor) stima il valore di 2,9 miliardi di euro dell’enoturismo italiano, con una crescita del +16% rispetto all’anno precedente.

Questi indicatori confermano come l’ospitalità sia ormai una fonte di reddito strutturale e non più un’attività accessoria, che richiede risorse, pianificazione e professionalizzazione.

 

Registrazione del marchio nel settore del vino: classe 33 e 32

La Classificazione di Nizza suddivide prodotti e servizi in 45 classi ed è il riferimento internazionale per la registrazione dei marchi.

La scelta strategica delle classi, e della relativa lista prodotti, consente di tutelare il marchio sia per le attività attuali, sia per gli sviluppi futuri dell’azienda vitivinicola.

 

Classe 33 – La tutela essenziale per vini e bevande alcoliche

La Classe 33 è centrale per cantine e produttori di vino. Include:

  • vini
  • bevande alcoliche (escluse birre)
  • prodotti affini

Registrare il marchio in questa classe permette di evitare che concorrenti utilizzino nomi o segni confondibili , tutelando il marchio aziendale o quello dei vini prodotti, nei mercati, nazionali e internazionali, di interesse.

Classe 32 – Bevande analcoliche e vini dealcolati

Con il crescente successo dei vini dealcolati e low-alcohol, è strategico depositare il marchio anche in classe 32, che comprende anche:

  • bevande analcoliche
  • vini dealcolati

La registrazione estesa a questa classe impedisce che altri possano appropriarsi del marchio per commercializzare versioni analcoliche del vino o prodotti affini che potrebbero confondere il consumatore o danneggiare la reputazione del marchio.

 

Classe 35 – Gestione commerciale, marketing e promozione del marchio

Accanto alle classi dedicate ai prodotti può essere utile considerare anche la Classe 35 che permette di proteggere il marchio per i servizi di promozione, gestione commerciale e attività di marketing.

La registrazione in questa classe consente che il marchio sia difeso così in modo complementare anche nelle aree dei servizi di natura commerciale e promozionale.

 

Perché estendere la registrazione del marchio alle classi dell’enoturismo

Alla luce della crescita dell’enoturismo e dei servizi collegati al mondo del vino, è fondamentale che la registrazione del marchio sia ampia e lungimirante, non si limiti alla sola commercializzazione del prodotto, ma includa anche le classi dedicate ai servizi di ospitalità, degustazione e formazione.

Una registrazione del marchio ben pianificata, che comprenda anche le classi di interesse dell’enoturismo permette di:

  • prevenire conflitti futuri;
  • evitare limitazioni allo sviluppo commerciale dell’azienda;
  • rafforzare l’identità del marchio;
  • tutelare sia il prodotto che l’esperienza enoturistica;
  • tutelare servizi futuri anche se non ancora attivi, ma parte di un progetto di crescita.

 

Classi da valutare per l’enoturismo: 39, 41 e 43

L’esperienza del vino oggi passa anche attraverso:

  • visite in cantina e nei vigneti;
  • degustazioni guidate;
  • workshop ed eventi formativi;
  • servizi di ospitalità e accoglienza;
  • esperienze immersive legate al territorio.

Questa evoluzione richiede la valutazione delle classi per i servizi connessi all’esperienza enoturistica per un’efficace registrazione del marchio.

Classe 39: servizi di trasporto e organizzazione di tour

La Classe 39 è utile per tutte le aziende che offrono o potrebbero offrire:

  • tour guidati in cantina e nei vigneti;
  • servizi di trasporto per gli ospiti;
  • itinerari o percorsi enoturistici.

Proteggere il marchio anche in questa classe impedisce che terzi possano utilizzare un segno simile per proporre tour o pacchetti associati al nome della cantina.

Classe 41: formazione, eventi e attività culturali

Molte cantine oggi organizzano:

  • degustazioni formative;
  • corsi sul vino;
  • eventi culturali;
  • workshop per appassionati e professionisti.

La Classe 41 tutela queste attività, proteggendo il marchio nel caso in cui la cantina voglia strutturare in futuro un’offerta formativa o ampliare la propria attività culturale. 

Classe 43: ospitalità, degustazioni e ristorazione

La Classe 43 è ormai indispensabile per le aziende vinicole che hanno investito (o intendono investire) nell’accoglienza:

  • agriturismi e pernottamenti
  • ristorazione in cantina
  • wine bar e tasting room
  • degustazioni con somministrazione;

In un contesto in cui l’ospitalità incide notevolmente sulla percezione del brand, registrare il marchio in classe 43 rappresenta un elemento strategico.

 

Vantaggi concreti della tutela estesa del marchio

  • Tutela legale per evitare che terzi usino segni simili per tour, corsi, degustazioni o accoglienza, riducendo il rischio di confusione per il cliente.
  • Valorizzazione del marchio come esperienza completa, non solo di prodotto.
  • Monetizzazione delle esperienze considerando che l’enoturismo genera una parte significativa dei ricavi (degustazioni, visite, vendita diretta, eventi), un marchio ben protetto è un asset strategico.
  • Protezione dell’espansione futura delle attività della cantina. La registrazione preventiva in classi 39, 41 e 43 è un modo per bloccare potenziali concorrenti.
  • Branding turistico professionale: il marchio diventa un asset anche nel turismo del vino. L’azienda vinicola non è più solo produttore, ma operatore turistico.

 

Raccomandazioni pratiche per le aziende vinicole

  • Valutare quanto l’enoturismo incide nei ricavi e se è parte integrante della strategia d’impresa, attuale e futura.
  • Effettuare un audit del marchio per verificare le classi di Nizza già coperte e valutare quali andrebbero aggiunte.
  • Pianificare la registrazione partendo dalle classi principali (33 e 32) e ampliandola alle classi enoturistiche (39, 41, 43) e commerciali/promozionali (35).
  • Affidarsi ad un Consulente in Proprietà Industriale per definire la strategia più efficace nella scelta delle classi, per gestire il processo di deposito e valutare la strategia territoriale (nazionale e internazionale) più adeguata.
  • Integrare la registrazione del marchio nella strategia di marketing e comunicazione della cantina.

 

Conclusione

L’enoturismo sta ridefinendo il ruolo e la natura delle cantine: non più solo luoghi di produzione, ma destinazioni esperienziali. Luoghi in cui l’accoglienza, la degustazione e l’educazione sul vino hanno un peso strategico.

In questo contesto quindi, registrare il marchio in modo strategico e multidimensionale, coprendo non solo il vino, ma anche i servizi turistici, formativi e di accoglienza, non rappresenta solo un’opzione, ma una scelta di protezione e crescita.

Il marchio è ciò che il consumatore riconosce, ricorda e sceglie. Proteggerlo nelle classi corrette significa difendere l’identità dell’azienda e garantire continuità e crescita in un mercato sempre più evoluto.

 

Opportunità di business e adattamento del marchio al trend dell’enoturismo

Per chi desidera espandere la propria attività con iniziative legate all’enoturismo assicurarsi una protezione legale è un passo strategico. 

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